Un piccolo tuffo nella mente umana per scoprire le nostre debolezze
I bias cognitivi sono come quel parente invadente che non vuoi al tuo matrimonio, ma che continua a presentarsi nonostante tutti i tuoi sforzi per tenerlo lontano. Sono quei pensieri fastidiosi e distorti che ci portano a fare scelte stupide e a prendere decisioni errate. Ma non disperare! Anche se non possiamo sbarazzarci completamente dei nostri bias, possiamo imparare a riconoscerli e a ridurne l’impatto. Ecco i cinque bias cognitivi più comuni e alcuni consigli su come evitarli.
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Il bias di conferma
Il bias di conferma è il tendere a cercare e a dare maggior peso alle informazioni che confermano le nostre convinzioni o le nostre aspettative. Questo può portarci a trascurare le informazioni che contraddicono le nostre idee o a interpretare in modo distorto le informazioni per farle coincidere con le nostre convinzioni. Per evitare il bias di conferma, è importante cercare le opinioni di persone che la pensano in modo diverso da noi e cercare informazioni che possono mettere in discussione le nostre idee.
Il bias di ancoraggio
Il bias di ancoraggio è il tendere a dare troppo peso a una prima informazione o a un numero, anche se non ha alcun rapporto con il problema in questione. Ad esempio, se vogliamo acquistare un articolo, la nostra percezione del prezzo più corretto sarà influenzata dal primo prodotto di cui veniamo a conoscenza. Il prezzo degli articoli successivi ci sembrerà troppo alto o troppo basso rispetto al primo prodotto che abbiamo visto. Per evitare il bias di ancoraggio è importante cercare diverse fonti di informazioni e considerare una gamma più ampia di fattori nella valutazione di un problema.
Il bias di disponibilità
Il bias di disponibilità è il tendere a basare le nostre valutazioni e le nostre decisioni sulla quantità di informazioni a nostra disposizione, anziché sulla loro qualità. Questo può portarci a sottovalutare le probabilità di eventi rari, perché non abbiamo molti esempi a cui fare riferimento. Per evitare il bias di disponibilità, è importante la qualità delle informazioni e verificare che le proprie fonti siano ben fondate. Una piccola esperienza personale o un’esperienza di qualcuno a noi vicino, non rappresenta affatto un vero “campione” della realtà.
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Il bias di familiarità
Il bias di familiarità è il tendere a dare maggior peso alle informazioni o alle opzioni che ci sono familiari o che abbiamo già incontrato in precedenza. Un esempio lampante riguarda i prodotti che acquistiamo, per i quali prediligiamo i brand che “abbiano già sentito”, senza basarci sulla qualità. Questo può portarci a sottovalutare le opzioni che sono nuove o meno frequenti nella nostra esperienza. Per evitare il bias di familiarità, è importante non perdere di vista le informazioni su opzioni nuove e valutarle con lo stesso livello di attenzione che diamo alle possibilità che già conosciamo.
Il self-handicapping bias
Il self-handicapping bias è il tendere a mettere ostacoli o a creare impedimenti volontariamente al nostro successo, al fine di proteggere la nostra autostima o la nostra reputazione in caso di insuccesso. Ad esempio potremmo essere tentati di non prepararci adeguatamente per un esame o un colloquio di lavoro, in modo da avere una scusa in caso di insuccesso. Questo tipo di bias può impedirci di raggiungere il nostro massimo potenziale e di fare progressi. Per evitare il self-handicapping bias, è importante essere onesti con noi stessi e cercare di eliminare gli ostacoli che ci impediscono di raggiungere i nostri obiettivi. Inoltre bisogna ricordare che gli insuccessi fanno parte del processo di apprendimento e crescita e che non dobbiamo temere di sbagliare o di fallire.
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Ecco, adesso che abbiamo affrontato i cinque bias cognitivi più comuni, siamo pronti a diventare dei veri e propri Jedi del pensiero obiettivo! Ok, forse non arriverai a questo livello di maestria, ma almeno avrai qualche strumento in più per combattere quei pensieri distorti che ti impediscono di prendere decisioni sagge.
Non deve rilevare, dunque, quanto siano fastidiosi i nostri bias. Essenziale è non farci sopraffare da loro. Prendiamoli a calci nel sedere (mentalmente, ovviamente) e andiamo avanti.
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