La storia della colorazione dei capelli
La storia dei colori per capelli risale a millenni fa, quando i popoli antichi utilizzavano erbe, minerali e polveri per dare un colore naturale ai loro capelli.
Nel corso dei secoli, l’arte della colorazione dei capelli si è evoluta e si è diffusa in diverse culture, diventando sempre più accessibile e diversificata. Oggi con una gamma di tonalità e tecniche di colorazione disponibili, la colorazione dei capelli è diventata una parte importante della cultura moderna e un’espressione della creatività individuale.
In questo articolo, esploreremo la storia dei colori per capelli, dalle origini antiche alle tendenze moderne, e scopriremo come questa pratica è cambiata nel tempo.
Nell’antico Egitto, la colorazione dei capelli era un’arte molto popolare, soprattutto tra la nobiltà e le classi alte. Il colore più popolare per i capelli era il rosso, ottenuto tramite l’utilizzo di henné, una polvere naturale estratta dalle foglie di un arbusto chiamato Lawsonia inermis, pianta che cresce in Egitto e in altre parti del Medio Oriente.
L’henné veniva miscelato con altre erbe e polveri per ottenere diverse tonalità di rosso, marrone e persino viola. Era spesso utilizzata anche la polvere di indaco per ottenere capelli neri o blu scuro. La polvere di cassia invece per ottenere tonalità dorate, gialle e brune. Inoltre, la polvere di Walnut (noci) era usata per ottenere sfumature scure. Allo stesso modo, i pigmenti vegetali come la polvere di curcuma, di cannella e di semi di melograno erano utilizzati per ottenere tonalità ramate.
Oltre all’henné gli antichi egizi utilizzavano anche la polvere di ambra grigia, una sostanza naturale estratta dalle zanne di elefante per ottenere capelli biondi e dorati. Tuttavia, questa tecnica era molto costosa e quindi riservata solo alle classi più ricche.
Gli Egizi usavano anche tingere la barba, soprattutto quella dei faraoni, per evidenziare la loro posizione nella società.
Inoltre, era comune tra le donne utilizzare tinture a base di erbe per tingere le ciglia e le sopracciglia, per accentuare gli occhi.
Per quanto riguarda le tecniche di colorazione, gli antichi egizi utilizzavano principalmente una tecnica di colorazione diretta: la polvere di henné veniva miscelata con acqua e applicata direttamente sui capelli. La miscela veniva poi lasciata in posa per diverse ore, a seconda del colore desiderato, e poi lavata via. La colorazione veniva ripetuta più volte per ottenere il risultato desiderato. Gli antichi egizi avevano una notevole conoscenza delle piante e delle sostanze utilizzate per tingere i capelli e si preoccupavano di mantenere la loro igiene capillare.
Anche gli antichi greci e romani utilizzavano l’henné per colorare i capelli. Come gli egizi, utilizzavano la polvere di henné per ottenere tonalità rosse e marroni. Tuttavia, a differenza degli egizi, che utilizzavano principalmente l’henné per tingere i capelli, gli antichi greci e romani utilizzavano l’henné soprattutto per tingere le barbe e le sopracciglia.
Inoltre utilizzavano anche la polvere di casco di cavallo per ottenere capelli biondi. Questa polvere, allo stesso modo, veniva miscelata con acqua e poi applicata sui capelli, lasciando il composto in posa per diverse ore. Questa tecnica era molto popolare tra gli atleti e gli uomini della nobiltà, poiché il colore biondo era associato alla salute e alla forza fisica. Essi avevano una forte cultura della propria immagine e la colorazione dei capelli era un’arte molto valorizzata, considerata un modo per esprimere il proprio status sociale e la propria bellezza.
Anche nel Medioevo, la colorazione dei capelli era principalmente riservata alla nobiltà e alle classi più abbienti. Uno dei metodi più comuni per ottenere capelli biondi era l’utilizzo di tinture a base di mercurio. Queste tinture erano estremamente tossiche e potevano causare problemi di salute gravi, come la perdita dei capelli e la formazione di ulcere sulla pelle.
I metodi di colorazione dei capelli utilizzati nel Medioevo erano piuttosto rudimentali e dannosi per i capelli e per la salute in generale. La colorazione dei capelli in questo periodo era molto più limitata rispetto alle tecniche utilizzate in epoche precedenti, soprattutto perché gli ingredienti e le tecnologie per la colorazione erano ancora primitivi.
È importante notare che durante il Medioevo l’henné era ancora utilizzato ma era piuttosto raro trovarlo, in quanto era un prodotto costoso e difficile da ottenere.
Nel XIX secolo, la colorazione per capelli ha cominciato a diventare più accessibile e meno tossica a causa dell’invenzione dei colori per capelli sintetici. La chimica organica ha permesso la produzione di nuovi colori per capelli artificiali a base di anilina e altre sostanze. Questi colori per capelli artificiali erano meno tossici dei metodi utilizzati in precedenza e potevano essere utilizzati per ottenere una gamma più ampia di tonalità.
Inoltre, con l’avanzamento della tecnologia e delle conoscenze scientifiche, i colori per capelli divennero sempre più stabili e duraturi. Allo stesso tempo ci fu un aumento della domanda sia tra le classi più abbienti che tra le classi lavoratrici, ispirate dalle nuove mode e tendenze.
Nel XIX secolo, si assistette anche ad un aumento del numero di parrucchieri professionisti, specializzati nella colorazione dei capelli. Questo aiutò a diffondere le tecniche di colorazione e a rendere i servizi di colorazione disponibili per un pubblico più ampio.
Nel XX secolo, la moda e le tendenze cambiavano frequentemente ed erano sempre più variegate. Per esempio, negli anni ‘60 e ‘70 si è registrato un largo l’utilizzo del colore viola, azzurro e verde. Tuttavia, l’uso di colori naturali è tornato di moda, con una maggiore attenzione alla salute e all’ambiente.
Negli ultimi anni si è assistito a una crescente tendenza verso colori per capelli naturali e tinture senza ammoniaca, a causa dei danni che le tinture tradizionali possono causare ai capelli e alla salute. Tuttavia la colorazione a base di colori naturali, di cui abbiamo tanto parlato e che vede nell’henné il protagonista assoluto, resta tra le tendenze più popolari e immortali nel tempo.
L’henné è generalmente disponibile in tre forme: henné verde, henné naturale e henné rosso. L’henné verde è mescolato con altre erbe per creare una varietà di tonalità di marrone e verde. L’henné naturale è utilizzato per ottenere un colore marrone naturale sui capelli scuri. L’henné rosso è utilizzato per ottenere un colore rosso intenso.
L’henné ha molti benefici per i capelli, come la protezione dai danni causati dai raggi UV, idratazione e rafforzamento dei capelli. Essendo una tintura naturale, è anche privo di tossine e di allergeni presenti in molte tinture chimiche moderne, quindi sono più delicati per i capelli e per la pelle. Ci sono molti prodotti sul mercato oggi che sono progettati per essere meno dannosi per i capelli e la salute generale, come i colori per capelli senza ammoniaca e senza parabeni.
La colorazione dei capelli è stata un’arte in continua evoluzione nel corso dei secoli, passando dall’utilizzo di erbe e polveri naturali nell’antichità, all’utilizzo di prodotti chimici sintetici nel XIX secolo e oggi, fino ad arrivare a tecniche di colorazione personalizzate e tendenze sempre nuove. (leggi qui)
Ma forse la cosa più interessante è che non importa quanto la scienza e la tecnologia evolvano, l’henné, un semplice prodotto naturale, è ancora ampiamente utilizzato, dimostrando che a volte, la vecchia scuola è la migliore scuola!
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