Una vita dedicata all’innovazione: l’eredità di Leo Fender nella chitarra elettrica
Leo Fender è stato uno dei più importanti innovatori della musica moderna. Nato nel 1909 in California, Fender ha trascorso gran parte della sua vita a lavorare nel campo della tecnologia degli strumenti musicali.
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Oltre alle chitarre elettriche, Fender si lanciò anche nella produzione di bassi elettrici, amplificatori per chitarra e altri strumenti musicali elettronici. La Fender Musical Instruments Corporation, fondata nel 1946, è ad oggi una delle più grandi ed importanti aziende di strumenti musicali al mondo.
Il vero colpo di genio di Fender fu quello di utilizzare un metodo di produzione in serie per la creazione di strumenti musicali di alta qualità, abbattendo così sostanzialmente i costi per il consumatore. In precedenza, infatti, gli strumenti musicali venivano spesso realizzati a mano, il che li rendeva esosi e non accessibili a tutti.
Storicamente, sono due i modelli che hanno reso Fender e la sua azienda un nome blasonato: la Telecaster (puoi trovarla qui) e la Stratocaster (la trovi qui). Nate una a pochi anni dall’altra, i modelli della casa di Fullerton sono ormai due intramontabili cult, facilmente riconoscibili sia da esperti dell’ambito che da neofiti della musica.
La Telecaster, di cui Fender dispose la produzione nel 1950, divenne subito uno strumento ricercatissimo per le sue ottime qualità, quali adattabilità e robustezza. Era una chitarra semplice, ma potente. Il corpo squadrato e resistente, i legni pregiati e l’efficace elettronica, composta di due pick-up a bobina singola, la rendevano una chitarra capace di esprimersi in ogni genere, dal rock, al blues, fino al country, di cui fin dai suoi primi anni di produzione ad oggi è ancora la regina indiscussa.
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Nei suoi oltre 70 anni di carriera, è un modello che ha subito svariate modifiche senza mai però uscirne stravolta, mantenendo il carattere di sempre e restando sempre ancorata ai primissimi posti fra i più grandi modelli della storia.
Nel 1954, cavalcando l’onda del successo, Fender avviò la produzione del modello che, senza nulla togliere alla sorella maggiore di cui abbiamo parlato prima, avrebbe mandato in visibilio il mondo intero. La Stratocaster fu creata per andare oltre i limiti della Telecaster, e si può dire che li abbia infranti completamente.
L’estetica più graffiante e al contempo addolcita dal contour del corpo la rendevano ancora più maneggevole, un terzo pick-up ampliava la capacità espressiva dello strumento e l’innovativo sistema tremolo le permetteva quelle incredibili escursioni soniche che avrebbero immortalato il celeberrimo Jimi Hendrix. La Stratocaster è oggi un oggetto di culto assoluto, bramata e suonata da musicisti di ogni livello e celebrata nella cultura di massa.
Sin dal loro concepimento, le due sorelle di casa Fender ebbero un successo strepitoso e fecero la fortuna della Fender Musical Instruments Corporation, ma non fu solo grazie ad esse che il marchio si confermò come uno dei migliori.
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Nel 1951 Fender lanciò sul mercato il Precision Bass (lo trovi qui), conosciuto dagli appassionati come P-Bass, e nel ’60 nacque il Jazz Bass (che puoi trovare qui), concepito similarmente alla Stratocaster per essere un miglioramento del modello precedente. Inutile dire che anche questi due modelli di basso elettrico hanno goduto di un successo planetario e che, quasi 70 anni dopo, sono spesso la prima scelta di musicisti dilettanti e professionisti.
Anche nell’amplificazione Fender si distinse con tantissimi modelli, fra i quali si può dire spicchino più di tutti due nomi: il Champion (puoi trovarlo qui), del ’48, e il Twin (lo trovi qui), del ‘52. Il primo era di piccole dimensioni, munito di un singolo cono e capace di appena 5 watt, ma riusciva comunque a esprimere sonorità calde e potenti che lo resero un amplificatore indispensabile in qualsiasi studio di registrazione.
Il Fender Twin, oggi sacro graal dell’amplificazione e osannato dai cultori, è apprezzatissimo nella sua versione Reverb (lo trovi qui), ossia dotata di molla per il reverbero, ed è un vero e proprio macigno dell’industria: 85 watt, doppio cono da 12 pollici e un suono cristallino acclamato da qualsiasi musicista come il migliore di sempre.
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Nel 1965, Leo Fender, poi venuto a mancare nel 1991, cedette la propria azienda alla CBS, non prima però, come abbiamo visto, di aver rivoluzionato completamente il mondo con la sua costante creatività e tendenza all’innovazione.
Il logo Fender che spicca su strumenti e amplificatori è assolutamente iconico e fa innamorare ogni giorno migliaia di aspiranti rockstar, mentre il suo leggendario nome è stato consacrato alla storia come sinonimo della parola “musica”.
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