martedì, Ottobre 8, 2024
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Sei romanzi sulla Storia dell’arte

Una storia dell’arte da vivere come un’avventura

Molto spesso si pensa alla storia dell’arte come un qualcosa di molto pesante che, per essere compresa, necessita esclusivamente della consultazione di grandi e voluminosi manuali scritti in un italiano aulico.

Un approccio differente, sia per gli addetti ai lavori, sia per coloro che vogliono avvicinarsi all’arte per la prima volta, è senz’altro possibile attraverso la lettura di alcuni romanzi che prendono ispirazione dalla storia dell’arte e da specifici artisti.

Romanzi che permettono di calarsi all’interno di ambientazioni e avvenimenti artistici e di viverli in maniera appassionata.

Il valzer degli alberi e del cielo: l’ultimo amore di Van Gogh

La vita di Van Gogh (qui un articolo sul pittore olandese) è sicuramente spunto per romanzi del genere e in questo caso il libro di Jean-Michel Guenassia, scrittore e drammaturgo francese, brilla su tutti.

Le pagine di questo libro sono ricche di una storia d’amore pregna di significato. Il sole della vita di Van Gogh, pittore tormentato, è Marguerite ed è proprio lei a narrarci di un Van Gogh diverso, appassionato e creativo, non solamente un uomo dalla mente instabile, come a volte si pensa.

La storia è ambientata ad Auvers-sur-Oise nel 1890, quando a casa di un medico si presenta un uomo che risulterà essere poi il pittore olandese. Marguerite è la figlia di questo medico che, giorno dopo giorno, guardandolo dipingere, se ne innamora. Ella stessa amava dipingere ma la sua condizione di figlia e di donna le impediva di dedicarsi a questa passione per aspirare ad un matrimonio borghese.

La relazione tra i due si farà sempre più stretta e il resto è riservato a chi avrà abbastanza cuore per leggere il libro.

Sono Marguerite van Gogh. La signora Marguerite van Gogh. La moglie di Vincent. Sono vecchia e stanca, sto per andarmene, ma non rimpiangerò questa terra. Ritroverò Vincent e staremo insieme per sempre.

Puoi trovarlo qui.

La bellezza rubata

Un’altra intensa e ribelle storia d’amore è racchiusa tra le pagine del romanzo dell’autrice italo-americana Laurie Lico Albanese.

La storia si incentra sulla passione tra il pittore Gustav Klimt e la sua musa Adele Bloch-Bauer, una storia che fa da sfondo alle vicende legate al ritratto della donna stessa.
Ci troviamo a Vienna all’inizio del 900 e Adele è la discendente di una ricca famiglia di ebrei. Al suo debutto nell’alta società, tra giri di valzer e frenetiche discussioni, si imbatte nel pittore austriaco. Sin da subito diverrà la sua musa.

Sono tempi bui in cui teorie antisemite iniziano a prendere piede. Il racconto narra le vicende di diversi anni fino a quando Maria, la nipote di Adele, deve compiere un’ardua scelta, che solo il lettore potrà scoprire, addentrandosi nel romanzo.

Quando Hitler entrò in Austria ero una fresca sposa innamorata. Fuori, sulla Ringstrasse, scorrevano fiumi di macchine, tram, e pedoni con i trench stretti in vita. Dentro ballavamo il valzer e bevevamo champagne francese. La mia cara amica Lily si era appena fidanzata con un cattolico, e nel salone scintillante fervevano le danze. Suonavano Schubert e camerieri col farfallino facevano circolare vassoi con tartine ai funghi e polpette di granchio. Qualcuno brindò alla coppia felice. C’erano cristalli e abiti color tulipano e giacinto. Il salone da ballo era un turbinio di tinte pastello.

Puoi trovarlo qui.

La ragazza delle fragole

I fiordi dei mari del Nord sono lo scenario del romanzo d’esordio per Lisa Strømme, scrittrice norvegese che ci catapulta in un insolito episodio della vita del pittore Edward Munch.

È il 1893, siamo in Norvegia e lì molti artisti trascorrono le vacanze. Tra le varie case che si affacciano sul mare c’è anche quella di Munch, un pittore ormai emarginato che viene guardato dagli altri con sospetto, tanto da esserci un divieto non scritto di parlare con lui e guardare le sue tele. Nonostante questo divieto, una giovane ragazza, Johanne, ogni volta che deve raccogliere le fragole da vendere al mercato, si ferma a parlare con l’artista.

La sua pittura la affascina e le dà un senso di libertà che purtroppo finisce quando Johanne deve trasferirsi a servizio di una delle famiglie più ricche del luogo. Sarà proprio qui che sarà testimone di un evento sconcertante liberamente ispirato ad un episodio realmente accaduto della vita del pittore.

Non resta che leggerlo per scoprire dove porta la storia.

Puoi trovarlo qui.

Ninfee nere

È del francese Michel Bussi un romanzo noir ambientato tra le tele di Monet, attorno alle quali si districa una vicenda in cui è quasi impossibile distinguere il vero dal falso.

Il romanzo è ambientato in Normandia, nel villaggio in cui è cresciuto il pittore impressionista, un villaggio tranquillo in cui improvvisamente si susseguono una serie di omicidi che vanno a turbarne la quiete.

Protagonista è l’ispettore Sérénac che durante tutta la sua indagine ci conduce per mano davanti a tre donne implicate nella vicenda: Fanette, una ragazzina appassionata di pittura; Stephanie, maestra del villaggio ed infine una vecchietta spiona, che guarda i segreti dei compaesani dall’alto di una torre.

La storia ruota attorno al furto di alcune tele di Monet, nello specifico alle “Ninfee nere”, opera che l’artista avrebbe dipinto poco prima di morire. Il racconto è pieno di colpi di scena ed è sicuramente adatto agli amanti della suspence.

La faccenda durò tredici giorni. Il tempo di un’evasione. Tre donne vivevano in un paesino. La terza era quella con più talento, la seconda era la più furba e la terza la più determinata. Secondo voi, quale delle tre è riuscita a scappare?

Puoi trovarlo qui.

I delitti della primavera

Parliamo ancora di tinte gialle per questo romanzo dell’autrice italiana Stella Stollo.

Siamo a Firenze nel 1486, la città viene sconvolta da una serie di omicidi che hanno tutti lo stesso comun denominatore: le vittime sono giovani donne ricche e somiglianti alla protagonista della “Primavera” di Sandro Botticelli.

Il racconto va quasi nel macabro quando ci presenta ogni cadavere adornato con un oggetto che richiama un dettaglio particolare e sempre diverso del quadro: una ghirlanda di fiori, un ramoscello, un mantello rosso e così via.

Nella vicenda non mancano attori importanti quali Leonardo da Vinci, Lorenzo il Magnifico e Amerigo Vespucci.

Ho imparato a controllare la mia gelosia, eppure ogni tanto, come adesso, una fitta mi trafigge lo stomaco. Incontro lo sguardo di Simonetta e vi scorgo balenare un lampo d’intesa e complicità. Quanto sa di me questa donna? Cosa può percepire delle mie emozioni? Ormai da tempo non provo più imbarazzo al suo cospetto; tuttavia, avverto sempre una punta di fastidio in sua presenza. Ironia della sorte! E pensare che quasi tutti gli uomini di Firenze farebbero follie per essere al posto mio e poter ammirare siffatta bellezza.

Puoi trovarlo qui.

La passione di Artemisia

Un tema sociale invece per il romanzo della scrittrice americana Susan Vreeland.

É il 14 maggio 1612 quando una folla romana accorre per l’inizio del processo contro Agostino Tassi, accusato di aver violentato una giovane artista. È Artemisia Gentileschi e attraverso la sua figura e la sua vita, ci viene raccontata una storia di caparbietà, resistenza e consapevolezza femminile. Una donna che infrange le regole del suo tempo in nome della sua libertà.

Ancora oggi temi come la disparità di salario, trattamento e riconoscimenti tra uomo e donna sono molto sentiti e così vivi da dover essere ancora combattuti.

Il romanzo racconta la lotta della pittrice sia come donna, in un mondo che era ostile verso le donne, e sia come artista in un mondo che di continuo la paragonava e confrontava con il suo modello di riferimento: suo padre, nonché grande pittore, Orazio Gentileschi.

Mio padre mi camminava accanto per darmi coraggio e con la mano sfiorava lieve i pizzi che ornavano le spalle del mio corpetto. La luce abbagliante, quasi allo zenit, infuocava già le pietre che pavimentavano la piazza. Sopra Tor di Nona, l’ombra immobile del nodo scorsoio dell’Inquisizione, il tribunale papale, si proiettava in modo sinistro sul muro e il suo profilo pareva l’immagine di una lacrima.

Puoi trovarlo qui.

Che siano storie d’amore, racconti gialli o temi sociali, la storia dell’arte è un pozzo ricco da cui attingere.

Non resta che augurare una buona lettura!

Rosa Liccardo
Rosa Liccardo
Rosa Liccardo (Napoli, 1987) è diplomata al liceo artistico Giorgio de Chirico all’indirizzo grafico pubblicitario e fotografia. Collabora negli anni con l’Accademia di Belle Arti di Napoli in progetti come “L’Accademia svelata” e “Il muro parlante” in cui approfondisce la Didattica dell’arte. Svolge un tirocinio presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli in cui affina la capacità di catalogare, inventariare e conservare testi antichi. Nel 2020 arriva la laurea triennale in Beni culturali e discipline delle arti e dello spettacolo conseguita all’Università di Salerno con una tesi in Storia dell’arte Moderna sul rapporto tra Antonio Canova e la città di Napoli. Nel 2021 frequenta il corso per la “Catalogazione tra tutela e valorizzazione” presso la Fondazione Scuola Beni Attività Culturali ed un percorso d’eccellenza in Social Media Management per i Beni Culturali. Nel 2023 si laurea dottoressa magistrale in Storia e Critica d'Arte con una tesi in Storia del Disegno, dell’Incisione e della Grafica basata sull'iconografia della diversità.

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